VENERDÌ 17 NOVEMBRE

Cinema Nuovo Olimpia

16.00 | EVENTO SPECIALE “TESTIMONI DI SPERANZA”
L’ultimo degli U-boot e l’Angelo di Istanbul (54’) di Vincenzo Pergolizzi
Intervengono il regista e lo storico Manuele Gianfrancesco
Negli anni della seconda guerra mondiale un vescovo, rappresentante della comunità cattolica in Turchia, opera senza sosta per salvare ebrei in fuga dal nazismo: mons. Angelo Roncalli, poi Papa Giovanni XXIII, si prodiga per salvare migliaia di ebrei in fuga dal nazismo usando incredibili modalità, stratagemmi, utilizzando mezzi e vie di ogni genere, coinvolgendo con bontà uomini di opposte provenienze e fazioni. I 24.000 ebrei salvati da Angelo Roncalli, dichiarati dall'ambasciatore tedesco Von Papen in Turchia, sono in realtà ben più numerosi. Sulle tracce dei bambini ebrei fatti partire con continui treni verso la Palestina, di navi piene di bambini ebrei fatte passare dal bosforo, di certificati di battesimo falsi e di tanti altri espedienti della carità umana e cristiana viene a delinearsi la figura di un uomo di Dio dalla fede profonda di sconfinata umanità.

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17.30 | EVENTO SPECIALE “TESTIMONI DI SPERANZA”
The Dreamers - Afghan Women’s Resistance (18’) di Alessandro Galassi
Interviene Marco Girardo, Direttore «Avvenire»
Sollevata incessantemente dal vento, la polvere di roccia conferisce al paesaggio lunare l’evanescenza di un sogno. Ha un che di irreale “il luogo dove brilla la luce”, come è chiamato questo frammento di Afghanistan adagiato tra le gole dell’Hindu Kush. Come quel che vi accade. Nell’Emirato dei taleban, gruppi di ragazze si dirigono verso un centro di apprendimento con uno zaino in spalla. Dentro ci sono i libri di inglese, scienze, informatica. Le materie che possono imparare grazie “all’associazione”, creata nel 2019 da un operatore umanitario e da otto giovani per portare l’istruzione gratuita in una decina di distretti tra i più remoti del Paese. Un gruppo di ostinati visionari che, due anni dopo, si sono rifiutati di far morire l’esperienza insieme alla Repubblica filoccidentale, sgretolatasi sotto l’onda d’urto dei fondamentalisti. L’hanno, invece, adattata al nuovo corso, grazie al forte radicamento nelle comunità locali e al sostegno del consiglio degli anziani, autorità tradizionale rispettata da tutti, inclusi i taleban. E nata, così, a tre ore d’auto a nord di Kabul, l’utopia possibile narrata in The Dreamers. Afghan Women’s Resistance”. Un sogno collettivo nutrito dalla forza della realtà delle studentesse protagoniste di questa “scuola che non c’è”, sostenuta dai lettori di «Avvenire» con la “Campagna donne afghane”, attraverso Caritas italiana. I volti si intravedono appena, per questioni di sicurezza. Sono le mani, le voci, i canti, il continuo rincorrersi di evocazioni e rimandi a catapultare lo spettatore nella complessità dello scenario afghano. Mentre, a colpi di decreto, si cerca di cancellare le donne dalla vita civile della nazione, queste ultime fanno ricorso a un supplemento di immaginazione per sopravvivere, come cittadine e soggetti attivi. Ogni ragazza, dunque, oltre a studiare, dopo un’apposita formazione, fanno lezione alle bambine del proprio villaggio in base al principio “ciascuno ha qualcosa da insegnare a un altro”. Il sapere così si diffonde con un effetto moltiplicatore inesorabilmente capillare che contagia famiglie e collettività. Trasformandole.

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18.00 | CONCORSO
Figurant (113’) di Robert Gliński
Intervengono il regista e il cast
Storia di un agente dei servizi di sicurezza comunisti polacchi, Bronek Budny, che per venti anni ha sorvegliato Karol Wojtyła. Grazie al suo insolito protagonista, il film racconta fatti noti in modo singolare (la lotta per la costruzione di una chiesa a Nowa Huta a Cracovia, la sorveglianza degli ambienti ecclesiastici effettuata dai servizi di sicurezza). Non è una storia biografica sul futuro papa, Karol Wojtyla è qui solo un catalizzatore di azioni. Per ottenere promozioni, denaro e carriera, Budny spinge sempre più in là i confini del compromesso morale e la sorveglianza di Wojtyła diventa la sua ossessione. Budny si addentra sempre di più nel mondo isolato e immorale dei servizi segreti e scende nell’abisso della solitudine, del male e del crimine.

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21.00 | CONCORSO
Explanation for Everything (152’) di Gábor Reisz
Interviene il regista
È estate a Budapest. Abel, studente liceale, cerca di concentrarsi sugli esami finali, mentre si sta rendendo conto di essere perdutamente innamorato di Janka, la sua migliore amica. A sua volta, Janka è innamorata, non corrisposta, di Jakab, professore di storia, sposato, che ha avuto in passato un diverbio con il padre conservatore di Abel. Le tensioni di una società polarizzata vengono inaspettatamente a galla quando l’esame di storia di Abel si risolve in uno scandalo nazionale. Miglior Film Orizzonti a Venezia 80.

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